Rivista di filosofia
Journal of Philosophy
ISSN 2420-9775
Anno X, N. 24,
Online 31/03/2024
Immagine di copertina
di Bianca Roselli
Mimesis Edizioni

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L. Bourgeois and U. von Rydingsvard: Contemporary Artists Exploring Childhood Experience
L. Bourgeois e U. von Rydingsvard. L’esperienza dell’infanzia esplorata da artiste contemporanee
M. RUSSO

Artists working in the 21st century draw from a myriad of muses for artistic content. Two complex and compelling contemporary artists, Louise Bourgeois and Ursula von Rydingsvard, both look back to traumatic childhood experience in order to create psychologically charged art. Louise Bourgeois, a highly regarded contemporary artist who recently passed away at the age of 98, is known for her autobiographical work that references her childhood experiences and troubled family life. Similarly, Ursula von Rydingsvard often acknowledges the connections between her early experiences in Nazi slave labor and post-war refugee camps and her massive cedar constructions. This commonality of introspective reference is particularly clear in the comparison of Bourgeois’ sculptural installation entitled Cell (Glass Spheres and Hands) (1990-93) and von Rydingsvard’s cedar masterpiece, Czara z Babelkami (2006).

KEYWORDS: Louise Bourgeois, Ursula von Rydingsvard, Art, Childhood, Trauma

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Gli artisti che lavorano nel 21° secolo traggono da una miriade di muse i loro contenuti artistici. Due artiste contemporanee complesse e interessanti, Louise Bourgeois e Ursula von Rydingsvard, guardano indietro, all’esperienza traumatica infantile, al fine di creare un’arte psicologicamente densa. Louise Bourgeois, artista contemporanea molto apprezzata, recentemente scomparsa all’età di 98 anni, è nota per il suo lavoro autobiografico, che fa riferimento alle sue esperienze infantili e alla sua vita familiare travagliata. Allo stesso modo, Ursula von Rydingsvard spesso riconosce le connessioni tra le sue prime esperienze legate al lavoro nei campi nazisti e nei campi profughi del dopoguerra e le sue enormi costruzioni in cedro. Questa comunanza di riferimento introspettiva è particolarmente evidente nel confronto tra l’installazione scultorea di Bourgeois dal titolo Cell (Sfere di vetro e mani) (1990-1993) e il capolavoro di cedro di von Rydingsvard, Czara z Babelkami (2006).

PAROLE CHIAVE: Louise Bourgeois, Ursula von Rydingsvard, arte, infanzia, trauma

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