The following review is about Multiverse, a digital installation by the multi-disciplinary collective from Italy Fuse. This artwork, which consists of projections and mirrors, is aimed at making possible in an experiential and concrete way, the experience of the life cycle of the so-called ‘multiverse’, according to Lee Smolin’s theory. We will also think about the philosophical meaning of the installation, as a way to reflect on the dynamic relationship among human beings and space.
Le pagine seguenti sono una specie di presentazione/recensione di Multiverse, un’installazione digitale realizzara dal collettivo multi-disciplinare Fuse. Questo lavoro artistico, composto da proiezioni e superfici specchianti, è mirato a rendere possibile, in un modo che sia esperienziale e concreto, l’esperienza del ciclo vitale del ‘multiverso’, come esso è concepito dal fisico Lee Smolin. Rifletteremo inoltre sul significato filosofico dell’installazione, come mezzo per riflettere sulla relazione dinamica fra essere umano e spazio.