The word ‘sustainability’ returned to the fore, in particular after the Covid-19 emergency, with the need to rebuild a social and human tissue, in the direction of resilience, transforming the cities themselves, great protagonists of the contemporary world, into communities capable of reducing consumption and waste. However, this is not enough to think of a ‘sustainable’ world. Through a photographic project, therefore, we want to reunite sustainability at the origin of the anthropic landscape, in the mixture of nature and culture, seeking sustainability within the gaze, to then reach the design visions and urban plans, to rework the Anthropocene in humanizing landscapes.
La parola ‘sostenibilità’ è tornata alla ribalta, in modo particolare, dopo l’emergenza Covid-19. C’è stato bisogno di ricostruire un tessuto sociale e umano in direzione della resilienza, trasformando le città stesse, grandi protagoniste della contemporaneità, in comunità in grado di ridurre i consumi e gli sprechi. Tuttavia, questo non basta per pensare ad un mondo ‘sostenibile’. Attraverso un progetto fotografico, dunque, vogliamo ricongiungere la sostenibilità all’origine del paesaggio antropico, nella commistione fra natura e cultura, ricercando una sostenibilità all’interno dello sguardo, per giungere poi alle visioni progettuali e ai piani urbanistici, per rielaborare l’Antropocene in paesaggi umanizzanti.