Starting from Ricoeur and articulating a phenomenology of the ‘foreigner by us’, this essay tries to set the central question of the relationship self/other, dweller/migrant. The awareness of being all foreigners (and all in ‘return-trip’ to ourselves) opens the hermeneutical and linguistic dimension. Can the model of dialogue and translation heuristically be proposed to rethink, today, the theme of hospitality?
Partendo dagli articoli ricoeuriani contenuti nella raccolta Ermeneutica delle migrazioni, il saggio tenta di articolare una fenomenologia dello ‘straniero a casa nostra’, propedeutica alla questione centrale, relativa al rapporto sé/altro, dimorante/migrante. La consapevolezza di essere (stati) tutti stranieri e di essere tutti ‘in ritorno’ verso il proprio, apre alla dimensione ermeneutica e linguistica: il modello del dialogo e della traduzione possono realmente essere proposti euristicamente per ripensare, oggi, il tema dell’ospitalità?