In my paper I aim to show how the recent publication of the seminar Life Death adds an important piece to Derrida’s dense confrontation with Nietzsche. Here Derrida, starting from some fragments of the Will to Power and The Gay Science, deconstructs the ‘philosophy of life’ and, in the wake of Heidegger, he addresses the question of Nietzsche’s ‘alleged’ biologism. Insisting on the Nietzschean definition of the living being as a ‘species of the dead’, Derrida shows how Nietzsche opposes those who erase that side of life that is death, insofar as they identify ‘being’ and ‘living’. Heidegger eschews Nietzsche from a biologistic interpretation, but nevertheless regards him as the fulfillment of metaphysics, insofar as he thinks of the totality of beingness in its essence as will to power and in its mode of being as eternal return; Derrida, on the contrary, believes that Nietzsche, by freeing himself from the opposition life and death, moves a step beyond metaphysics.
Nel mio contributo vorrei mostrare come la recente pubblicazione del seminario La vita la morte aggiunga un importante tassello al denso confronto di Derrida con Nietzsche. In esso Derrida, a partire da alcuni frammenti della Volontà di potenza e della Gaia scienza, decostruisce la ‘filosofia della vita’ e, attraverso Heidegger, affronta la questione del ‘presunto’ biologismo nietzscheano. Insistendo sulla definizione nietzscheana del vivente come un ‘genere’ del morto, Derrida mostra come Nietzsche si opponga a quanti cancellano quel lato del vivere che è la morte, in quanto identificano ‘essere’ e ‘vivere’. Se Heidegger sottrae Nietzsche a una interpretazione biologistica, ma nondimeno lo considera il compimento della metafisica, in quanto pensa la totalità dell’ente nella sua essenza come volontà di potenza e nel suo modo di essere come eterno ritorno, Derrida, al contrario, ritiene che Nietzsche, affrancandosi dall’opposizione vita e morte, muova un passo al di là della metafisica.