A lot of texts, images, songs, scriptures speak of Jerusalem and, specifically, of the vision of Jerusalem. City of the end times, holy city for the three Abrahamic faiths (Judaism, Christianity and Islam), its paradoxes make it both a city that calls for peace and a city wounded by difficult coexistence. Destroyed and rebuilt several times, it becomes a symbol of the hope that pervades every city. City vision, Jerusalem becomes a vision of a city that can cross different religions, cultures, peoples, histories, a place in which to find a measure of the human being.
Sono tanti i testi, le immagini, i canti, le scritture che parlano di Gerusalemme e, nello specifico, della visione di Gerusalemme. Città dei tempi ultimi, città santa per le tre fedi abramitiche (ebraismo, cristianesimo e islamismo), i suoi paradossi la rendono insieme città che invoca la pace e città ferita da difficili convivenze. Città più volte distrutta e ricostruita, si fa simbolo della speranza che pervade ogni città. Città visione, Gerusalemme si fa visione di una città che possa attraversare religioni, culture, popoli, storie differenti, un luogo in cui ritrovare una misura dell’essere umano.