Rivista di filosofia
Journal of Philosophy
ISSN 2420-9775
Anno X, N. 25,
Online 31/10/2024
Immagine di copertina
di Bianca Roselli
Mimesis Edizioni

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Michelangelo’s Metaphor and a Sankhya Aphorism:
A Question of Intercultural Commonality
S. Cohen

Michelangelo’s metaphor of the statue existing in the block of stone, to be revealed by the sculptor has been quoted and interpreted by art historians and theoreticians since the Renaissance. It has been perceived as a poetic reflection of Michelangelo’s theory of sculpture, derived from his work methods and phrased in terms of Neoplatonic philosophy. David Summers noted that in many instances metaphors of art are conventional and there is no reason to suppose that their repetition or elaborations reflects personal conviction, even when it is done by a great artist. I elaborate on this statement indicating that the metaphor was appropriated in varied religious and philosophical contexts, particularly in an analogous aphorism of India philosophy.

KEYWORDS: Michelangelo, Metaphor, Sculpture, Neoplatonism, Sāmkhya Aphorism

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La metafora michelangiolesca della statua pre-esistente nel blocco di pietra, che si rivela allo scultore è stata citata e interpretata da numerosi storici dell’arte e teorici dal Rinascimento. È statoapercepita come un riflesso poetico della teoria della scultura di Michelangelo, derivata dai suoi metodi di lavoro e formulata in termini di filosofia neoplatonica. David Summers ha osservato che in molti casi le metafore dell’arte sono convenzionali e non c’è ragione di supporre che la loro ripetizione o elaborazione rifletta la convinzione personale, anche quando è fatta da un grande artista. In questo articolo, elaboro questa affermazione, indicando questa metafora come appropriata in vari contesti religiosi e filosofici, e in particolare mostro un suo analogo in un aforisma della filosofia indiana.

PAROLE CHIAVE: Michelangelo, metafora, scultura, neoplatonismo, aforisma Sāmkhya