Rivista di filosofia
Journal of Philosophy
ISSN 2420-9775
Anno X, N. 25,
Online 31/10/2024
Immagine di copertina
di Bianca Roselli
Mimesis Edizioni

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L’avere-mondo dell’animale:
l’originalità della riflessione heideggeriana nel corso del 1924
C. Pasqualin

The originality of the 1924 lecture course not only consists of the inclusion of new fundamental topics in Heidegger’s hermeneutics of human Dasein (the dimension of affectivity, the public sphere and the ethical side of existence), but also of his first-time exploration of the specific mode of Being of animal Dasein. The aim of the present paper is to show that the lecture course sets the grounds for a philosophy of animality that is still valuable today due to the acknowledgment that animals are teleological beings that perceive and evaluate the world through their affective nature, actively search for pleasure and ultimately tend to their own welfare. Unlike his later Die Grundbegriffe der Metaphysik lecture course of 1929-30, in which animals are considered «poor in world», in 1924 Heidegger argues that both humans and animals are «Beings-in-the-world». This means that humans and animals, despite their specific ontological differences, share a fundamental mode of Being, that of life. This paper illustrates the core features of Heidegger’s early reflections on animal life, by showing, at the same time, how these anticipate many of the ideas that have been recently developed in animal ethics (particularly in the Neo-Aristotelian approaches) and animal welfare science.

KEYWORDS: Heidegger, Animals, Dasein, Aristotle, Life

 

L’originalità del Corso del 1924 consiste nel fatto che include non solo nuovi temi, fondamentali nella ermeneutica di Heidegger, riguardo al Dasein umano (la dimensione dell’affettività, la sfera pubblica e l’aspetto etico dell’esistenza), ma anche, nella sua esplorazione, per la prima volta, il modo specifico di essere del Dasein animale. L’obiettivo del presente lavoro è dimostrare che il Corso getta le basi per una filosofia dell’animale che è ancora valida oggi, grazie al riconoscimento che gli animali sono esseri teleologici che percepiscono e valutano il mondo attraverso la loro natura affettiva, che cercano attivamente il piacere e tendono infine al proprio ben-essere. A differenza del successivo Corso Die Grundbegriffe der Metaphysik del 1929-30, in cui gli animali sono considerati ‘poveri di mondo’, nel 1924 Heidegger sostiene che sia gli esseri umani che gli animali sono ‘esseri-nel-mondo’. Questo significa che umani e animali, nonostante le loro specifiche differenze ontologiche, condividono un modo fondamentale di essere, quello della vita. Questo lavoro illustra le caratteristiche fondamentali delle prime riflessioni di Heidegger sulla vita animale, mostrando al contempo come queste anticipino molte delle idee che sono state recentemente sviluppate nell’etica animale (particolarmente negli approcci neo-aristotelici) e nella scienza del benessere animale.

PAROLE CHIAVE: Heidegger, animali, Dasein, Aristotele, vita

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