Rivista di filosofia
Journal of Philosophy
ISSN 2420-9775
Anno XI, N. 26,
Online 30/04/2025
Mimesis Edizioni

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Il dualismo creaturale di Kafka.
Un’interpretazione a partire da Walter Benjamin
C. Vita

My essay explores the issue of creaturely life in Franz Kafka’s literature through the philosophy of Walter Benjamin. The concept of creaturality in Kafka’s works can be interpreted in a twofold sense: on the one hand, it refers to life exposed to the violence of power, and on the other, to forms of existence that hold the splinters of messianic time. Passing through some of the fundamental concepts on which the Benjaminian interpretation of Kafka is based — such as those of nature, myth, oblivion, redemption — I will attempt to reconstruct both meanings of Kafka’s creaturality, highlighting the importance assumed by the Prague author both in reflecting on the conditions of life in the modern metropolis and in rethinking forms of rationality that go beyond the limits of bourgeois humanism.

KEYWORDS: Bare life, Forgotten, Vorwelt, Nature, New humanism

 

Il mio contributo esplora la questione della vita creaturale nella letteratura di Franz Kafka attraverso la filosofia di Walter Benjamin. Il concetto di creaturalità nelle opere di Kafka può essere interpretato in un duplice senso: da un lato, si riferisce alla vita esposta alla violenza del potere, dall’altro, a forme di esistenza che conservano le schegge del tempo messianico. Passando attraverso alcuni dei concetti fondamentali su cui si fonda l’interpretazione benjaminiana di Kafka — come quelli di natura, mito, oblio, redenzione — tenterò di ricostruire entrambi i significati del creaturale kafkiano, facendo emergere l’importanza assunta dall’autore praghese sia nella riflessione sulle condizioni di vita nelle metropoli moderne, sia nel ripensamento di forme di razionalità che superino i limiti dell’umanismo borghese.

PAROLE CHIAVE: nuda vita, dimenticato, Vorwelt, natura, nuovo umanismo

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