Rivista di filosofia
Journal of Philosophy
ISSN 2420-9775
Anno X, N. 24,
Online 31/03/2024
Immagine di copertina
di Bianca Roselli
Mimesis Edizioni

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Abitare la Terra. Un percorso geofilosofico
da Martin Heidegger ad Augustin Berque
V. Surace

Among the scholars who have animated the debate on geophilosophy in Italy since the 1990s is Caterina Resta, who has developed Heidegger’s reflection on human dwelling on Earth from a geophilosophical perspective. Heideggerian dwelling, because of the original not-being-at-home, is not to be understood in an ethnic sense, as a rootedness Blut und Boden, but in an ethical sense, as a dwelling that cares. The relationship between being-at-home and not-being-at-home allows us to rethink the concepts of community, belonging and border. Understanding the meaning of ‘dwelling’ is more urgent than ever in the age of modern technology, which is a new form of totalitarianism, as it reduces the totality of beings to a standing-reserve, making the Earth uninhabitable. To interpret the current ecological catastrophe and prompt a radical change, with and beyond Heidegger, this geophilosophical perspective reflects on Augustin Berque’s concept of ‘ecumene’, which designates both the Earth inhabited by humankind and their relationship that is originally ethical.

KEYWORDS: Geophilosophy, Dwelling, Ecumene, Heidegger, Berque

 

Tra gli studiosi che, a partire dagli anni Novanta, hanno animato in Italia il dibattitto sulla geofilosofia, va annoverata Caterina Resta, che ha sviluppato in una prospettiva geofilosofica la riflessione di Heidegger sul senso dell’abitare dell’uomo sulla Terra. L’abitare heideggeriano, a motivo dell’originario non-essere-di-casa, non andrebbe inteso in senso etnico, come radicamento Blut und Boden, ma ethico, come soggiorno avente cura. Il rapporto tra a-casa e non-di-casa permetterebbe anzi di ripensare i concetti di comunità, appartenenza e confine. Comprendere il significato di questo ‘abitare’ è quantomai urgente nell’epoca della tecnica moderna, caratterizzata da una nuova forma di totalitarismo, che riduce la totalità degli enti a fondo da sfruttare, rendendo inabitabile la Terra. Per interpretare l’attuale catastrofe ecologica e imprimere una svolta radicale, con e oltre Heidegger, questa prospettiva geofilosofica riprende dal geografo Augustin Berque il termine ‘ecumene’, che designa tanto la terra abitata dall’uomo quanto la loro relazione, che è originariamente ethica.

PAROLE CHIAVE: Geofilosofia, Abitare, Ecumene, Heidegger, Berque

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